Le ferie sono quasi terminate, per alcuni restano ancora dei giorni di vacanza, per altri, invece, devono ancora incominciare. A prescindere dalle tempistiche il fenomeno che accomuna molti lavoratori in questo periodo è quello che viene chiamato Post Vacation Blues (Sindrome da Rientro in italiano).

Si tratta dello stress post-vacanza, ovvero, quella sensazione di ansia che nasce dal dover abbandonare lo stato di rilassamento acquisito per ripiombare nella routine quotidiana, spesso fatta da frenesia e agitazione contornata dal grigio asfalto dei centri urbani.
Il problema non è tanto il ritorno dalla vacanza quanto il fatto che la routine di tutto l’anno è in tanti casi caratterizzata da frustrazione e stress, senza alternare momenti di relax e benessere: come si legge nella Gazzettadimilano “se la nostra vita è normalmente frustrante e non particolarmente appagante, non saranno una decina di giorni di relax a restituirci la serenità”.
Cosa si può fare per far fronte a questo stato di malessere legato al rientro dalle vacanze? Laddove è possibile, l’ideale sarebbe un rientro graduale ed una ripresa progressiva delle attività; concedersi dei momenti per sé stessi, praticare uno sport, meditare o anche semplicemente passeggiare all’aria aperta.
L’idea di base è quella però di prevenire la “sindrome da rientro” ma per farlo è necessario cambiare il proprio mind-set nei confronti della quotidianità: se si ha un senso di serenità fino al giorno prima delle vacanze anche il rientro avrà la stessa tranquillità.

Da qui deriva l’importanza del work-life balance come organizzazione sistemica della relazione tra vita privata e quella lavorativa. Il senso dell’equilibrio è proprio quello di generare una maggiore soddisfazione nei due contesti di vita, una soddisfazione che ci porta a vivere il lavoro con una apertura e i periodi di vacanze come delle parentesi in cui godersi momenti piacevoli, ma non come una fuga dalla propria realtà.
Potrebbe essere utile chiedersi: come allargare il piacere delle vacanze alla vita di ogni giorno?
Martina De Candia
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