Il 2016 ormai è al termine e con esso alcune importanti agevolazioni contributive/retributive per le nuove assunzioni.
Tra le agevolazioni che non ci saranno più, perché non rinnovate o prorogate dal governo, perché sono (al momento) terminati i fondi stanziati, occorre menzionare:
– l’agevolazione giovani genitori che prevedeva circa euro 5.000 di credito contributivo per i soggetti disoccupati assunti con meno di 36 anni e figli a carico;
– l’agevolazione per il contratto di apprendistato professionalizzante come indicato dalla legge 183/2011 per le aziende con massimo nove risorse;
– l’agevolazione contributiva come da Legge di stabilità 2016 pari ad euro 3.250,00 di riduzione contributiva da utilizzare in due anni;
– assunzione di soggetti iscritti nelle liste di mobilità.
Tra le agevolazioni contributive/retributive per le nuove assunzioni che nel 2017 i datori di lavoro potranno godere, vanno segnalate quelle destinate a:
– soggetti che godono delle indennità per naspi;
– donne disoccupate;
– soggetti con più di 50 anni di età.
Per l’importanza del contributo vanno segnalate soprattutto le seguenti modalità di assunzione:
– Garanzia giovani, sia attraverso i contratti di tirocinio (formula più utilizzata), sia attraverso il contratto di apprendistato
– Assunzione a tempo indeterminato o in apprendistato di:
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disoccupati con più di 24 anni e senza un impiego da almeno 6 mesi;
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giovani tra i 15 (alternanza scuola lavoro) e i 24 anni.
L’agevolazione, pari ad euro 8.060,00, è valida per le assunzioni in sedi aziendali ubicate nelle regioni del Sud Italia.
Queste sono solo alcune delle agevolazioni in essere; alcune di queste sono cumulabili tra loro; altre, ancora, sono soggette ai limiti dei minimis; tutte, invece, sono legate al vincolo della regolarità dei versamenti contributivi (durc regolare) ed al rispetto delle disposizioni in materia sulla sicurezza sul lavoro come da Dlgs 81/2008.
Per essere certi di poter usufruire delle agevolazioni è consigliabile consultarsi con il proprio consulente del lavoro per verificare sia i requisiti soggettivi che altri requisiti/vincoli non espressamente riportati nell’informativa.
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